Ultimatum della Casa Bianca a Zelensky: accordo di pace o stop al sostegno USA

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Nelle ultime ore la diplomazia statunitense ha lanciato un messaggio chiaro e duro al presidente ucraino Volodymyr Zelensky: è il momento di raggiungere un accordo di pace con la Russia, altrimenti gli Stati Uniti sono pronti a tirarsi indietro dal tavolo dei negoziati e a ridurre il proprio sostegno a Kiev. L’ultimatum arriva in una fase di crescente pressione internazionale per porre fine al conflitto che, secondo le stime, continua a causare migliaia di vittime ogni settimana.

Le richieste di Washington e la posizione di Trump

Il presidente USA Donald Trump e il segretario di Stato Marco Rubio hanno ribadito che la pazienza americana è agli sgoccioli. “Questa non è la nostra guerra, non l’abbiamo iniziata noi”, ha dichiarato Rubio, sottolineando che gli Stati Uniti vogliono vedere progressi concreti verso un cessate il fuoco nel giro di pochi giorni. Trump, dal canto suo, ha parlato apertamente di “ultimatum” sia a Zelensky sia a Putin: se una delle due parti renderà difficile il negoziato, “lasceremo perdere”. In particolare, Washington chiede a Kiev di essere “seria” nelle trattative di pace e di valutare anche concessioni territoriali alla Russia per porre fine alla guerra.

Lo scontro diretto tra Trump e Zelensky

Durante un recente incontro alla Casa Bianca, il confronto tra Trump e Zelensky si è fatto acceso: il presidente americano ha accusato il leader ucraino di “giocare con la Terza guerra mondiale” e ha ribadito che “o fai un accordo o noi siamo fuori!”. Anche il vicepresidente JD Vance ha criticato l’atteggiamento di Kiev, definendolo “irrispettoso” e sostenendo che l’Ucraina non abbia più le risorse necessarie per proseguire il conflitto. L’incontro si è concluso senza la firma di alcun accordo e con l’annullamento della conferenza stampa congiunta.

Le condizioni per il cessate il fuoco

Secondo le indiscrezioni, il piano americano prevede il riconoscimento dei territori attualmente occupati dalla Russia e un alleggerimento delle sanzioni contro Mosca in cambio della fine delle ostilità. Se entro pochi giorni non si registreranno passi avanti verso un’intesa, gli Stati Uniti sono pronti a rivedere drasticamente il loro impegno, sia in termini di aiuti militari sia di pressione diplomatica.

La risposta di Kiev

Zelensky, pur ringraziando gli Stati Uniti per il sostegno ricevuto, ha ribadito che l’Ucraina punta a una “pace giusta e duratura” e non intende accettare compromessi che mettano a rischio la sovranità nazionale. Tuttavia, la posizione di Washington lascia intendere che il tempo a disposizione di Kiev per trovare una soluzione condivisa si sta rapidamente esaurendo.

Prospettive e scenari

L’ultimatum della Casa Bianca rappresenta un punto di svolta nella guerra in Ucraina e rischia di cambiare radicalmente gli equilibri diplomatici e militari sul terreno. Se Zelensky non accetterà le condizioni proposte o non mostrerà apertura al compromesso, gli Stati Uniti potrebbero ridurre drasticamente il proprio sostegno, lasciando Kiev in una posizione di forte vulnerabilità.

Lorenzo Trevisan
Lorenzo Trevisan
Giornalista investigativo con quindici anni di esperienza presso testate nazionali. Ex corrispondente estero, ha coperto crisi umanitarie in tre continenti prima di dedicarsi all'analisi dei fenomeni sociali italiani. Crede fermamente che ogni notizia meriti il giusto contesto per essere compresa appieno.

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