Corsa all’acquisto dell’auto prima dei dazi: vendite USA in crescita del 29,6% a marzo

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Corsa all’acquisto dell’auto prima dei dazi: vendite USA in crescita del 29,6% a marzo

Gli acquirenti di auto americani si sono precipitati nelle concessionarie a marzo, generando un’impennata del 29,6% nelle vendite rispetto al mese precedente. Il mercato ha raggiunto quasi 1,6 milioni di veicoli, il volume mensile più alto degli ultimi quattro anni. Questo straordinario incremento è stato alimentato principalmente dai consumatori determinati ad acquistare veicoli prima dell’entrata in vigore dei dazi del 25% imposti dal presidente Trump su auto e parti importate, in vigore da aprile.

La “corsa agli acquisti” prima delle tariffe

I dati rivelano un tasso annuo destagionalizzato (SAAR) di 17,8 milioni di unità, quasi 2 milioni in più rispetto alle previsioni degli analisti. Questo improvviso picco di domanda è stato innescato da un comportamento di acquisto preventivo, con i consumatori che hanno adottato un atteggiamento del tipo “meglio comprare ora”, anticipando aumenti di prezzo che potranno variare dai 5.000 ai 15.000 dollari per veicolo una volta che i dazi saranno pienamente operativi.

Gli effetti di questa corsa all’acquisto sono stati evidenti in tutto il settore:

  • Il traffico sugli e-commerce automobilistici è aumentato del 30% negli ultimi giorni di marzo rispetto alle medie dall’inizio dell’anno
  • Le concessionarie hanno riportato un’attività di vendita straordinaria, con casi eclatanti come una concessionaria Toyota in California che ha venduto 70 veicoli in un solo fine settimana
  • Gli analisti di Deutsche Bank hanno osservato che l’effetto di anticipo degli acquisti pre-dazio è stato “molto maggiore del previsto”

Questa dinamica è stata descritta dagli esperti del settore come “acquisti di panico”, un fenomeno che potrebbe avere conseguenze significative per il mercato nei prossimi mesi.

Cox Automotive prevede che le forti vendite continueranno finché le “scorte pre-dazio” non si esauriranno, dopodiché il mercato probabilmente subirà un rallentamento sotto il peso dei prezzi più elevati. In risposta a questa previsione, la società ha rivisto al ribasso le stime di vendita per il 2025, abbassandole da 16,3 milioni a 15,6 milioni di unità.

I veicoli elettrici ed ibridi raggiungono il 20% del mercato

Parallelamente a questa corsa agli acquisti, si è verificato un altro fenomeno significativo: i veicoli elettrici e ibridi hanno conquistato una quota di mercato del 20% nel 2024, con circa 3,2 milioni di unità vendute. Questo traguardo storico segna la prima volta che i veicoli con motore a combustione interna sono scesi sotto l’80% della quota di mercato negli Stati Uniti.

La distribuzione delle vendite di veicoli elettrificati ha visto 1,9 milioni di ibridi (compresi i modelli plug-in) e 1,3 milioni di veicoli completamente elettrici. Il segmento dei veicoli esclusivamente elettrici ha rappresentato l’8,1% di tutte le vendite di veicoli leggeri nel 2024, in aumento rispetto al 7,3% dell’anno precedente.

Questa tendenza di crescita è proseguita nei primi mesi del 2025, con gli EV che rappresentavano il 7,9% delle nuove immatricolazioni a febbraio. Tesla continua a dominare il mercato degli elettrici, sebbene con una quota in diminuzione, detenendo il 45,2% del mercato EV a febbraio 2025. Gli altri principali attori includono:

  • Ford (7%)
  • Chevrolet (5,5%)
  • Volkswagen (4,2%)
  • Hyundai (3,8%)

Il futuro di questo segmento appare tuttavia incerto: l’amministrazione Trump sta valutando l’eliminazione del credito d’imposta federale di 7.500 dollari per i veicoli elettrici e l’introduzione di nuove tariffe. Tali misure potrebbero aggiungere circa 4.000 dollari ai prezzi dei veicoli Tesla e avere un impatto significativo su altri produttori, potenzialmente rallentando la crescita del settore.

I SUV di General Motors registrano un’impennata

Un altro elemento significativo nel panorama automobilistico americano è rappresentato dalle prestazioni eccezionali dei SUV di grandi dimensioni di General Motors. Nel quarto trimestre del 2024, le consegne di questi veicoli sono aumentate del 66,2%, raggiungendo 89.451 unità e rappresentando oltre un quinto di tutte le vendite di veicoli utility.

Questa performance è stata trainata da modelli specifici che hanno registrato incrementi straordinari:

  • GMC Yukon: +164,24%
  • Cadillac Escalade: +95,68%
  • Chevrolet Tahoe: 33.367 unità vendute, confermandosi leader per volume

Anche il segmento crossover di GM ha mostrato una forte crescita, con un incremento del 26,37% fino a 322.122 consegne nel quarto trimestre del 2024. Le vendite di veicoli elettrici utility dell’azienda sono aumentate in modo ancora più impressionante: +330,76%, raggiungendo 34.771 unità, con la Chevrolet Equinox EV che ha dato un contributo significativo come nuova entrata nel mercato.

Lo slancio positivo è proseguito nel primo trimestre del 2025, con GM che ha riportato un aumento del 16,7% nelle vendite complessive negli Stati Uniti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa crescita è stata principalmente sostenuta dai guadagni nei veicoli elettrici e nei SUV di grandi dimensioni.

Tuttavia, le prospettive future potrebbero essere compromesse dai nuovi dazi. Gli analisti di JPMorgan stimano che le tariffe del 25% potrebbero imporre a GM costi potenziali intorno ai 14 miliardi di dollari, un onere significativo che potrebbe influenzare le strategie di prezzo e produzione dell’azienda nei prossimi trimestri.

Prospettive incerte per il mercato auto USA

L’attuale panorama del mercato automobilistico americano presenta dinamiche contrastanti. Da un lato, il primo trimestre del 2025 si è chiuso con risultati estremamente positivi, grazie all’impennata delle vendite di marzo. Dall’altro, l’introduzione dei dazi del 25% potrebbe segnare un punto di svolta significativo, con effetti che si ripercuoteranno su prezzi, volumi di vendita e strategie dei produttori.

Le case automobilistiche si trovano ora di fronte a scelte difficili: assorbire parte dei costi aggiuntivi riducendo i margini, trasferire completamente gli aumenti sui consumatori rischiando di soffocare la domanda, o adottare un approccio misto. Allo stesso tempo, potrebbero accelerare i piani per aumentare la produzione locale o rivedere le loro catene di approvvigionamento per mitigare l’impatto delle tariffe.

Per i consumatori, dopo la frenesia di acquisti di marzo, si prospetta un periodo di prezzi più elevati e potenzialmente una minore disponibilità di modelli, specialmente per quanto riguarda i veicoli importati. Questo nuovo scenario potrebbe anche influenzare le tendenze di acquisto, con possibili ripercussioni sulla transizione verso la mobilità elettrica che aveva guadagnato slancio negli ultimi anni.

Il mercato automobilistico USA entra quindi in una fase di incertezza, dove gli effetti a lungo termine delle politiche commerciali dell’amministrazione Trump potrebbero ridisegnare significativamente il panorama del settore nei prossimi anni.

Matteo Fioravanti
Matteo Fioravanti
Economista con background in finanza quantitativa, ha lavorato per dieci anni come analista presso istituti bancari internazionali prima di dedicarsi al giornalismo economico. Specializzato nella spiegazione di fenomeni finanziari complessi con linguaggio accessibile, Matteo è apprezzato per la sua capacità di tradurre numeri in storie comprensibili. Autore della newsletter "Economia Spiegata Bene", partecipa regolarmente a panel internazionali sull'educazione finanziaria.

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